STATUS QUO

Il Diamante è da sempre un simbolo indiscusso di Valore e Ricchezza per l’immaginario collettivo.

 


Dal punto di vista della composizione chimica, il Diamante è una sostanza UNICA, generata da fenomeni naturali estremamente rari.

 


Questi aspetti sono sempre stati studiati da eminenti scienziati di ogni epoca, che al termine delle loro ricerche ne hanno svelato tutti i segreti, consentendo, in tempi relativamente recenti, di replicarlo in laboratorio.

 


Alcuni ritengono che questa evoluzione tecnologica sia la vera causa della confusione che pervade il settore.

 


Secondo noi, invece, è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso in un settore che da troppo tempo vive di autoreferenzialità.

 


Ci sembra opportuno mettere un po’ d’ordine nella moltitudine di informazioni che invadono il web e che spesso possono trarre in inganno se non decifrate correttamente.

 


Per questo motivo, per sostenere i nostri principi ci avvarremo di importanti collaborazioni, sia a livello accademico che tecnico, in armonia con il nostro esclusivo punto di vista.

 

  • È ormai certo che l’allarme derivante dalla crescente presenza di diamanti coltivati in laboratorio nei canali commerciali è sostanzialmente giustificato dai fatti.

     

  • Lo stesso problema riguardava, negli anni ’90 del secolo scorso, la Moissanite, che rimane a tutt’oggi la migliore IMITAZIONE del Diamante. Solo il rinomato ermetismo del settore, in quel periodo, ha impedito che si creasse una situazione allarmistica.

     

  • Non possiamo sapere quanto grave sia stato il danno per i clienti finali nei decenni successivi.

     

  • Il fenomeno si sta ripetendo con il diamante coltivato in laboratorio, anche se con alcune differenze sostanziali:

 

 

 Il Lab Grown è un diamante e non un’imitazione, semmai l’imitazione è nei confronti della Natura per via dei suoi fenomeni geologici avvenuti miliardi di anni fa.

 

Il fenomeno del Laboratory Grown Diamond è ampiamente promosso, con orgoglio, da numerosi produttori, che ne esaltano alcuni aspetti, soprattutto per contrastare gli attacchi di chi sostiene il Natural Diamond.

 

Molti marchi, anche di primaria importanza, se non se ne stanno ancora occupando, ci stanno sicuramente pensando.

 

Il diamante coltivato in laboratorio occuperà di diritto un posto nel mondo della gioielleria, come dimostrano le vendite. Il maggior impulso alle vendite proviene dalle nuove generazioni, evidentemente sensibilizzate dai messaggi di marketing a loro dedicati.

Il suo valore commerciale, molto inferiore a quello del Diamante Naturale, sta creando un nuovo segmento di utenti che, a causa della limitata disponibilità o scelta, probabilmente non hanno interesse nel Diamante Naturale.

 

 « L’occasione fa l’uomo ladro » può essere una banalità, ma in questo caso purtroppo è la realtà.

 

Sono sempre più frequenti le voci che raccontano di pseudo professionisti che vendono diamanti coltivati in laboratorio, spacciandoli per naturali, mettendo in atto una vera e propria truffa.

 

Il settore è stato colto innocentemente impreparato, sottovalutando il fenomeno.

 

Il mondo della gioielleria sta correndo freneticamente ai ripari con strategie contrastanti più o meno efficaci, ma necessarie, per salvaguardare i suoi enormi interessi.

 

Storicamente, la maggior parte dei clienti che acquistano un diamante non ha una competenza specifica, né l’ha mai cercata. Tutto si risolveva con la fiducia che giustamente riponevano nella figura del loro gioielliere.

 

Inevitabilmente questa figura ha perso efficacia, superata dall’evoluzione tecnologica, ma anche dalle dinamiche di mercato.

 

Per non rischiare di diventare definitivamente anacronistico, dovrà coniugare la sua competenza e la sua etica professionale con tutte quelle innovazioni dedicate al Diamante, per tornare a dare le necessarie garanzie